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Nel cuore della campagna inglese: viaggio tra suoni, emozioni e profumi

Laura in abbigliamento da camminata invernale che allarga le braccia e guarda in alto con la maestosa brughiera del Parco nazionale del Dartmoor in Devon sullo sfondo
La maestosa vastità della brughiera del Parco Nazionale del Dartmoor, in Devon

Mi chiamo Claudia, sono non vedente e da tempo seguo con interesse il sito di Laura. Viaggiare ha per me un significato molto particolare: non potendo affidarmi allo sguardo, mi lascio guidare dagli altri sensi e dalle sensazioni interiori. Recentemente ho avuto il privilegio di esplorare alcune delle zone più affascinanti dell’Inghilterra: le Cotswolds, il Devon e la Cornovaglia. Vorrei condividere qui le emozioni ed esperienze uniche che la campagna inglese e i villaggi di pescatori mi hanno regalato, attraverso suoni, profumi, emozioni e incontri.


Fin dal primo giorno, con il gruppo, mi sono sentita parte di una piccola famiglia, accompagnata dalla voce rassicurante della nostra guida che, come una carezza, ha saputo farmi vivere la storia e le curiosità dei luoghi.


A Blenheim Palace, oltre alla grandezza degli ambienti storici, ho apprezzato il calore del legno sotto le dita mentre esploravo i modellini tattili, e a Oxford, città antica e vivace, ho ascoltato l’eco delle risate degli studenti tra i cortili dei college e respirato il profumo della pioggia sui selciati.


Nelle colline delle Cotswolds, il rumore dolce del vento tra gli alberi e il canto degli uccelli mi hanno trasportata in un mondo senza tempo. Nei villaggi, ogni passo era accompagnato dal suono delle porte che si aprivano sulle strade di pietra, dal profumo del pane appena sfornato e dagli aromi di un autentico cream tea. Le mani scivolavano sulle ringhiere di ferro battuto e legno antico, rivelando la cura delle case e la gentilezza delle persone.


Il viaggio nei villaggi di pescatori del Devon e della Cornovaglia, come Clovelly e Polperro, è stato un concerto di suoni marini: il fruscio dei ciottoli sotto i passi, il chiacchiericcio dei pescatori all’alba, il grido dei gabbiani e lo sciabordio delle onde. L’aria salmastra mi ha avvolta, mentre il profumo forte del pesce fresco e delle reti stese al sole raccontava storie antiche, e la pioggia improvvisa che batteva sul tetto di un bar rendeva il rifugio ancora più accogliente.


La natura incontaminata della Cornovaglia mi ha emozionata profondamente: il vento forte a Land’s End, il silenzio improvviso davanti alle scogliere, la voce dell’oceano che si infrangeva contro le rocce e la musica allegra di un mercato locale hanno lasciato ricordi indimenticabili. Nei boschi e sulle brughiere del Dartmoor National Park, i profumi di terra umida, muschio e erba mi hanno ricordato quanto la natura possa essere viva anche quando non la si vede.


Anche a Londra, ogni rumore – dai passi sul selciato alle sirene dei taxi, dalle voci del Borough Market ai canti del coro nell’Abbazia di Westminster – ha contribuito a scrivere la mia personale mappa della città. Ho potuto toccare pannelli tattili e in Braille, immergendomi davvero nei luoghi visitati tra storia e modernità.


Mi porto a casa emozioni fatte di suoni, di gesti e parole condivise, di profumi e risate. Ringrazio di cuore tutte le persone speciali che hanno viaggiato accanto a me: la loro presenza ha illuminato paesaggi e villaggi che, senza bisogno di essere visti, hanno saputo parlarmi in modi nuovi e profondi.


Claudia

1 commento


Ciao Claudia, la lettura delle tue esperienze mi ha emozionata profondamente. Forse, poichè sono musicista, la tua sensibilità verso i suoni, ma anche verso gli odori ed il tatto, mi colpisce particolarmente. Leggere il tuo racconto è come fare un viaggio diverso dal solito. Si riesce a parcepire tutto ciò che descrivi in modo così poetico e profondo, e trovo che la musicalità del tuo racconto sia entusiasmante. Grazie per questa tua bellissima ed affascinante descrizione della campagna inglese!

Cristina

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